Concorso per la Nuova Stazione Zoologica A. Dohrn (NA)

Schizzo della vasca acquario lato mare
Esploso assonometrico del Progetto

L’essenza dell’intervento progettato è nel richiamo costante a due elementi naturali rivisti in chiave tecnologica: Acqua e Luce sono gli elementi che strutturano il nuovo inserto e lo collegano al contesto con molteplici rimandi di tipo formale, tecnico e funzionale. Gli elementi naturali rappresentano la materia trattata nella stazione zoologica così come il contesto che lo ospita, dal mare al litorale, alla villa, mentre la chiave tecnologica costituisce un omaggio alla grande intuizione scientifica che è alla base della creazione dello stesso SNZ e del suo attuale processo di rilancio.

ACQUA: è il primo elemento, per la natura stessa dell’acquario, e rappresenta il link ed il richiamo da e verso l’esterno della stazione: sul versante lato mare una grande vasca panoramica, visibile sia dall’interno che dall’esterno del new acquario, costituisce il catalizzatore per chi passa lungo la strada ad alto scorrimento; sul versante lato terra un grande portale caratterizzato da un velo d’acqua scrosciante e ricco di giochi di luce rappresenta il richiamo per chi percorre i viali della villa comunale. Ma l’acqua è anche l’elemento che avvolge il New Acquario: vasche sinuose e avvolgenti che accolgono il visitatore in un’esperienza multisensoriale, di volta in volta sovrastato, come nel tunnel e sotto la vasca sospesa, o immerso, come nella sala degli specchi, o ancora stimolato dai tanti aspetti che caratterizzano il rapporto dell’uomo con il mare come nella sezione didattica. E poi, ancora, l’acqua è il panorama marino del golfo di Napoli che ‘entra’ ad ogni piano dalle grandi vetrate del nuovo impianto. Anche i sinuosi frangisole posti a mitigare l’irraggiamento estivo delle facciate vetrate rimandano al tema acquatico dell’onda, ma anche ad una rete o alle sinuosità del golfo.

Schizzo del Nuovo Acquario dalla “Sala degli Specchi”
Schizzo degli spazi polifunzionali al II piano – area ricercatori ospiti

LUCE: il secondo elemento gioca e si intreccia con il primo, investendo tutti gli ambienti della nuova struttura, anche quelli più interni, con una sequenza ininterrotta di accorgimenti che favoriscono il diffondersi della luce naturale: la vasca panoramica filtra la luce esterna creando particolari e suggestivi riflessi; le pareti vetrate a tutta altezza, schermate a sud e libere a nord, consentono di illuminare in profondità l’edificio; le pareti interne, di volta in volta mobili, traforate o vetrate sono concepite per ridurre al minimo l’impedimento alla sua diffusione; ma la luce attraversa l’edificio anche dall’alto grazie ai lucernari ombreggiati previsti in copertura e alle asole longitudinali, determinate dal distacco tra la nuova struttura e l’edificio storico, lasciate a vista; qui la necessità tecnica del giunto sismico diventa occasione formale in quanto il progetto esalta e sottolinea tale distacco sia per far filtrare la luce radente che per sottolineare la cesura tra nuovo ed antico. Le facciata storiche delle due ali originariamente fronteggiantisi, viene idealmente ripristinata: la parete intonacata a calce con le aperture incorniciate da modanature stilizzate, si ‘affaccia’ sui nuovi ambienti e continua oltre essi senza soluzione di continuità. La stessa cesura tra nuovo e preesistenza viene riproposta all’esterno, dove il nuovo volume di cristallo, permeabile alla luce, si smaterializza idealmente ripristinando la configurazione originaria delle due ali separate. E la luce diventa protagonista anche nelle ore serali e notturne quando il nuovo volume, illuminato dall’interno, sarà visibile anche in lontananza dal mare e dal litorale guadagnando in visibilità e centralità l’intero edificio.